L’olio di oliva
La pianta dell’olivo in Molise
L’olivo è una pianta che ciascuno di noi molisani porta nel cuore, una pianta a cui nessuno potrebbe rinunciare per il forte attaccamento alla storia e alla tradizione.
Da sempre l’olivo, con le sue folte chiome argentate caratterizza il paesaggio molisano. In Molise nessuno rinuncia a quelle poche piante di olivo simbolo di amore in grado di garantire a tavola l’olio di casa.
La presenza diffusa dell’olivo nelle campagne molisane testimonia l’importanza che questa pianta ha avuto nell’economia rurale del territorio da diversi secoli. La coltivazione dell’olivo e la produzione di olio, appartengono a pieno titolo al patrimonio storico del Molise tanto da caratterizzarne non solo la struttura produttiva ma anche il paesaggio ricco di oliveti anche di antichissimo impianto.
La regione Molise è oggi annoverata fra le aree a vocazione olivicola ed olearia del nostro Paese.
Il territorio regionale è suddiviso in 9 macroaree, delle quali 7 per la provincia di Campobasso e 2 per la provincia di Isernia. Il numero medio di piante per ettaro si aggira intorno a 112 per un totale di piante in coltura di 1.763.838, di cui 1.733.988 in provincia di Campobasso e 29.850 in provincia di Isernia (fonte arsarp).
La produzione annua complessiva di olio è pari a 4.564.546 kg. Le maggiori varietà coltivate sul territorio molisano sono le seguenti:
Varietà | Percentuale |
---|---|
Gentile di Larino | 25% |
Cellina e Rosciola di Rotello | 23% |
Leccino | 20% |
Olivastra di Montenero di Bisaccia | 7% |
Coratina | 5% |
Moraiolo | 5% |
Frantoio | 5% |
Altre | 10% |
Quante tipologie di olio esistono?
A primo impatto, la risposta a questa domanda sembrerebbe facile. Tuttavia se ci si riflette attentamente non esiste un solo tipo di l’olio d’oliva. Esistono tanti parametri che sono indispensabili per la classificazione di un olio.
Tali parametri vengono analizzati mediante un esame organolettico eseguito da strippatori o assaggiatori di olio. Lo strippatore o assaggiatore di olio è una sorta di sommelier che dopo aver odorato e assaggiato l’olio in esame ne da una valutazione secondo uno schema dove vengono annotate le caratteristiche sia olfattive che gustative.
Ecco le diverse tipologie di olio:
- Olio extravergine di oliva: è un olio privo di difetti che presenta note positive di fruttato
- Olio vergine di oliva: presenta piccoli difetti appena percettibili che va da 0 a 2,5 e la mediana del fruttato è superiore a 0
- Olio vergine corrente: per difetti medi o leggeri per un valore che va da 2,5 fino a 6, oppure la mediana dei difetti è inferiore o pari a 2,5 e la mediana del fruttato è pari a 0
- Olio lampante: presenta difetti gravi o estremi. La mediana dei difetti è superiore a 6. E’ talmente cattivo che veniva utilizzato per l’illuminazione (olio da lampade)
Gli oli d’oliva vergini correnti e lampanti non sono attualmente ammessi al consumo ma vengono inviati alla rettifica. Subiscono dei processi chimici di decorazione (per togliere i cattivi odori) decolorazione, deacidificazione (per abbassare l’acidità) e si trasformano in oli d’oliva raffinati, inodori, incolori e insapori!